Sulle tracce dei khmer rossi – Gnor Seng
Gnor Seng nipote di Pol Pot
Il ponte Spean Kampong Kdei si nota appena dalla Strada Nazionale n. 4.
Ci siamo fermati per una sosta. Attraverso un groviglio di sterpi cerco di avvicinarmi.
Il popolo Khmer faceva le cose in grande. Di qui in epoca remota passavo i carri e le truppe coloniali francesi.
Oggi la nuova strada passa a circa 100 metri ed il ritmo incalzante dei nuovi mezzi non lascia spazio a pensieri profondi.
Eppure non riesco a distogliere lo sguardo dal colore brunastro dei fregi Khemer che sembrano vivi. Sento il rumore dei carri, dei passi, il vociare delle persone.
Un istante e vengo subito richiamato al presente. La nostra missione.
Incontrare Gnor Seng figlia di Seng Saloth fratello numero 3 del ben più noto Sar Saloth alias Pol Pot.
Siamo arrivati a lei attraverso triangolazioni di conoscenze altolocate nella Cambogia di oggi.
Alle 10 di questa giornata d’ottobre, dobbiamo trovarci al mercato centrale di Kampong Thom. Ci siamo. Un ometto piccolo piccolo mi si para dinnanzi. È un giornalista freelance cambogiano. Parla un ottimo inglese e sa il fatto suo.
Sale in auto e ci dirigiamo al villaggio di Prék Sbòv. Introvabile senza guida.
Una strada dissestata, piena di buche che quasi ci entra un’auto.
Su suo ordine, l’autista ferma l’auto davanti ad una modesta abitazione. Credo di essere arrivato. Non proprio! Con noi sale adesso una persona armata. Silenziosa e con aria schiva.
Altri pochi chilometri. L’auto svolta a destra. Si ferma. Scende l’omino che dopo poco ricompare facendo cenno con la mano di scendere.
Il primo a scendere è l’uomo armato, poi tutti noi.
Da una porta con un tendaggio bianco esce una donna. Semplice…ma la forma degli occhi non tradisce. È Gnor Seng, la nipote di Pol Pot!
ultimi commenti